Il Bullismo è un problema dalle sempre più vaste proporzioni. I primi studi sono iniziati
alcuni decenni fa a partire dalla scuola primaria. Ciò nonostante l'attenzione dei media e
dell'opinione pubblica identifica il bullismo come tipicamente adolescenziale.
Certo è che tale fenomeno riguarda la vita dei gruppi connotati da analfabetismo emotivo, e
nelle sue varie forme (verbale, psicologico, fisico) è subito da circa un terzo dei bambini. La fragilità dei
legami che i bambini/ragazzi instaurano con gli adulti significativi rappresenta il terreno ideale per
l'insorgenza del bullismo che permette ai singoli di colmare la necessità di affermarsi all'interno di
un gruppo ricevendo attenzione e riconoscimento. Al contempo, i membri del gruppo riescono ad avere
regole ed orientamenti che gli adulti nono sono stati in grado di offrire loro.
La strategia proposta da Relief Point rispetto al fenomeno del Bullismo riguarda la PREVENZIONE
PRIMARIA IN UN'OTTICA PROMOZIONALE spostando l'attenzione sull'AGIO (anziché sul sintomo del disagio) e
il BEN-ESSERE in classe.
Gli interventi educativi tendono cioè a promuovere i "FATTORI PROTETTIVI" (potenziamento
delle abilità comunicative, dell'autostima, attivazione delle abilità utili ad affrontare le difficoltà
e i problemi della vita, etc...).
Nell'ambito dei Progetti di prevenzione è possibile scegliere di implementare nelle classi di ogni
ordine e grado percorsi modulari di 18-24 ore o, percorsi brevi di sensibilizzazione (MINI-LAB)
anche in contesti extrascolastici scegliendo tra diverse opzioni:
Barbara Li Ranzi
per info: barbara.liranzi@gmail.com